Chiunque abbia familiarità con anime come Sword Art Online, Log Horizon o Overlord (per citarne solo tre su probabilmente centinaia) conosce il genere isekai. La parola in giapponese significa “un altro mondo” o “mondo diverso” e vede i suoi protagonisti in qualche modo trasportati dalla nostra normale esistenza terrena in un ambiente fantastico o in stile fantascientifico, di solito contro la loro volontà. Le avventure che seguono tendono a catalogare l’insediamento dei personaggi nel loro nuovo mondo e forse la ricerca di un modo per tornare alle loro vite precedenti. Forspoken rientra nella categoria isekai, quindi? Discutiamone.
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Forspoken si qualifica come una storia di isekai?
Sulla base dei criteri sopra esposti, sì, Forspoken è una storia di isekai. La protagonista Frey è una giovane adulta di New York la cui vita è al minimo quando trova Cuff in un negozio polveroso e abbandonato. Prenderlo in braccio la trasporta nel mondo di Athia, e né lei né il suo nuovo compagno affezionato sanno come ci sono arrivati.
Le circostanze che circondano il trasferimento di Frey nel suo nuovo mondo differiscono leggermente dai tipici tropi isekai. La maggior parte degli anime che fanno uso dello stile vedono il protagonista morire o essere altrimenti privo di sensi quando effettuano la transizione. Poco dopo essere arrivata ad Athia, una confusa Frey osserva il suo portale verso casa chiudersi, il che significa che se fosse stata un po’ più veloce, probabilmente sarebbe potuta tornare sulla Terra ed evitare l’intero gioco. La storia si basa sul suo stato confuso per andare avanti, il che è una configurazione abbastanza ragionevole.
Questa dipendenza da persone che agiscono in un modo previsto è più familiare alle interpretazioni occidentali del genere – Alice nel Paese delle Meraviglie, ad esempio, che fa un breve cameo nell’introduzione – con la curiosità o il disagio emotivo che sono più una chiave per la transizione che un semplice atto di Dio (o dei).
Manga e anime più vecchi come Inuyasha giocano con questo stile più classico, con i loro protagonisti in grado di muoversi liberamente tra la Terra e il mondo fantastico. Sebbene Frey non abbia una via di ritorno veloce, il fatto che un portale sia esistito per breve tempo dopo il suo sbarco ad Athia significa che c’è una via tra i due mondi. Come molti altri protagonisti di isekai, il problema è trovarlo.