Il rivenditore GAME, l'ultima catena dedicata di negozi di giochi del Regno Unito, potrebbe aver bisogno di chiudere fino a 40 negozi in quello che sta definendo un "programma di razionalizzazione". L'anno scorso, la società madre di GAME, Sports Direct, ha rivelato che c'erano dubbi sulla redditività aziendale e sulla possibilità di sopravvivere ancora a lungo. Sembrerebbe che questo sia un passo significativo nel tentativo di salvare la società nel suo complesso, ma tagliando i negozi potenzialmente poco performanti. I problemi delle aziende sono stati aggravati da un ideale non proprio Periodo natalizio per molti rivenditori nel Regno Unito.
GAME ha già notificato 27 negozi in luoghi come Watford, Glasgow Fort, Leicester e Norwich Chaplefield. In una dichiarazione rilasciata con l'annuncio, la società ha comunicato che "stanno lavorando a stretto contatto con i proprietari di immobili in tutto il Regno Unito per garantire che non dobbiamo liberare le 40 sedi che potrebbero causare una serie di perdite di posti di lavoro".
È un momento difficile per tutti i rivenditori nel Regno Unito, poiché l'incertezza attorno alla Brexit ha reso cauti gli acquirenti di strada di spendere soldi. Il record di Natale del 2019 è stato il peggior spettacolo registrato, secondo il Consorzio dei commercianti britannici. L'aumento di eventi di vendita come il Black Friday e il Cyber Monday sembra anche danneggiare la quantità di denaro spesa nel periodo natalizio.
Per aziende come GAME, i problemi sono aggravati dall'aumento delle vendite digitali, con i consumatori che scelgono di scaricare giochi invece di acquistarli fisicamente. C'è anche la sfida di aziende come Amazon, che possono consegnare giochi fisici ai consumatori il giorno del rilascio.