La Game Developers Conference è proprio dietro l’angolo e prima dell’evento gli organizzatori hanno scelto di intervistare oltre 2300 intervistati per ottenere le loro opinioni su una serie di questioni relative al settore. All’ordine del giorno c’erano una serie di argomenti scottanti, tra cui il recente passaggio alla sindacalizzazione e ai diritti dei lavoratori, l’aggiunta di opzioni di accessibilità e l’onnipresente spettro del gioco blockchain. Ma una delle domande più illuminanti poste riguardava un problema che, a quanto pare, troppi sviluppatori hanno dovuto affrontare: abusi e molestie da parte dei giocatori.
Secondo il sondaggio 2023 State of the Game Industry, uno sbalorditivo 91% degli intervistati considerava la tossicità dei giocatori un problema, se molto serio, serio o minore. Solo il 4% non pensava che fosse un problema, mentre il restante 5% si è identificato come insicuro. Detto questo, solo il 40% degli intervistati ha riferito di aver subito molestie da parte della stessa comunità di giocatori, dirette a se stessi, ai colleghi o a entrambi. Com’era prevedibile, le persone che subivano il maggior numero di molestie tendevano a lavorare in dipartimenti come la gestione della comunità, il marketing o le pubbliche relazioni, in genere ruoli molto più rivolti al pubblico che consentivano ai membri tossici della comunità di dare un volto e un nome a qualsiasi particolare rancore che potevano nutrire.
Suggerimenti per rimedi al problema variavano nell’approccio. Mentre una minoranza ha approvato una pelle più dura o ha suggerito che “il cliente ha sempre ragione”, la maggior parte ha convenuto che l’azione doveva essere intrapresa a livello di studio, sia che si trattasse di creare risorse più adeguate per i lavoratori interessati o di prendere una posizione più pubblica contro le molestie. Un intervistato si è lamentato di aver ricevuto minacce di morte e chiamate alla propria famiglia, ma ha scoperto che la loro azienda “ha ignorato [their] preoccupazioni”, mentre un altro, che ha svolto ricerche sulle molestie ai giocatori, ha scritto: “Si inizia con l’industria che capisce che questo è serio e non viene solo da ‘giocatori appassionati’. È un abuso.