La piattaforma di social media basata su video TikTok ha continuato a stupire in base al suo paese di origine e alle politiche di sicurezza. L’ex presidente Donald Trump ha tentato di vietare la popolare piattaforma sulla base di quelli che ha affermato essere “rischi per la sicurezza”. Allora il presidente Joe Biden revocato l’ordine esecutivo cercando di vietare le transazioni di applicazioni come TikTok nel giugno 2021.
Ora, alcuni membri della Federal Communications Commission stanno tentando di fare pressione sugli app store di Apple e Google per rimuovere completamente l’applicazione dai loro mercati. L’anziano repubblicano nel consiglio di amministrazione della FCC Brendan Carr ha affermato che l’applicazione era poco più di un “sofisticato strumento di sorveglianza”. Ciò deriva da un recente rapporto secondo cui ByteDance, la società madre di TikTok, ha ripetutamente e intenzionalmente cercato informazioni private su cittadini statunitensi, in quanto rivelato da BuzzFeed News in una denuncia. La FCC non ha una governance ufficiale sugli app store.
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La politica ha messo TikTok alle prese con i rumors online, ma c’è motivo di ottimismo con gli attuali utenti della piattaforma: non ci sono state dichiarazioni formali sul divieto di TikTok negli Stati Uniti. Inoltre, né Google né Apple hanno mostrato la volontà di acconsentire alla richiesta di Carr nei due mesi successivi all’invio della lettera pubblica della FCC. Attualmente, non vi è alcun segno che TikTok sarà bandito negli Stati Uniti. Gli utenti dell’applicazione, tuttavia, potrebbero non avere orizzonti chiari di fronte a loro.
Diretto dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il quartier generale di TikTok è in Cina, ed è chiaro che è in corso una raccolta di dati. Questa stessa raccolta di dati ha portato l’amministratore delegato di Meta, Mark Zuckerberg, sia alle udienze del Congresso che alla Corte federale, sebbene le sessioni fino ad ora si siano concluse senza che si sia verificato un cambiamento significativo in termini di operazioni quotidiane di Facebook e Meta. Indipendentemente dal fatto che la preoccupazione sia la supervisione che il governo cinese ha sulla raccolta dei dati o che le informazioni degli utenti vengano vendute in massa con poca supervisione da parte dei consumatori, è garantito che sarà un punto di contesa nei prossimi mesi mentre incombono le condizioni di medio termine.