Mentre l’opinione pubblica su Blizzard Entertainment continua a inasprirsi a causa delle continue polemiche, la società subisce un altro colpo alle sue pubbliche relazioni. Brian Birmingham, uno dei principali sviluppatori di World of Warcraft, si è allontanato da Blizzard per un sistema di classificazione degli stack che la società applica. Birmingham ha annunciato la sua partenza tramite un appassionato messaggio di posta elettronica al personale, incoraggiando altri responsabili e direttori a protestare contro l’azienda.
Bloomberg ha riferito per primo le dimissioni di Birmingham, citando che Birmingham è stata estromessa per essersi rifiutata di dare una valutazione bassa a un dipendente. Dal 2021, Blizzard ha implementato un processo di classificazione dello stack, un sistema di valutazione comune all’interno delle grandi aziende in cui manager e leader devono assegnare ai propri dipendenti una classifica specifica. Le classifiche hanno livelli e ai dipendenti di livello superiore vengono offerte maggiori opportunità di ricevere una partecipazione agli utili e bonus più elevati. Blizzard ha una bassa classifica “In via di sviluppo” ed essere classificati in quel livello significa ricevere bonus inferiori e avere più difficoltà a essere promossi.
Come indicato dai capi di Blizzard Entertainment, i manager devono riempire una quota che colloca circa il 5% dei dipendenti nella classifica “In via di sviluppo”. Birmingham è stata costretta a dare a un dipendente una valutazione inferiore per riempire la quota, ma ha rifiutato perché riteneva che il dipendente meritasse un grado più alto. Nella sua e-mail addebitata al suo staff, Birmingham ha deciso che non lavorerà più con l’azienda dopo essere stato costretto a lavorare all’interno del loro sistema di classificazione e chiama altri contatti per sollevare preoccupazioni sulla gestione di Blizzard.
L’uscita di Birmingham da Blizzard è l’ultima di una lunga serie di polemiche che hanno afflitto l’azienda negli ultimi anni. Dopo che Microsoft ha annunciato l’acquisizione di Activision Blizzard nel 2022, diverse società hanno espresso dubbi sulla legittimità dell’acquisto. Nel 2021, Activision Blizzard è stata oggetto di una causa per cattive pratiche sul posto di lavoro ed è stata indagata dalla Securities and Exchange Commission.