Una delle più grandi notizie del 2022 è stata la notizia che Microsoft intendeva acquistare Activision Blizzard. Più di un anno dopo e quell’accordo sta ancora facendo notizia, mentre concorrenti e governi guardano a come la fusione avrebbe un impatto sull’industria dei giochi, nel bene e nel male. L’ultima ruga in questo caso in corso arriva quando emergono notizie secondo cui il CEO di Sony Jim Ryan ha avuto un incontro con l’organizzazione antitrust dell’UE in merito alla proposta fusione tra Microsoft e Activision Blizzard.
La storia era originariamente rotto da Reuters, citando una fonte che ha rifiutato di essere identificata. L’UE deve ancora rilasciare formalmente una dichiarazione contro oa favore della fusione, ma è opinione diffusa che rilasceranno un “foglio di addebito” a Microsoft prima del 26 aprile, quando dovrebbero pronunciarsi sull’accordo. Quel foglio di accusa, che equivarrà a un avvertimento che la fusione violerà le regole anti-concorrenza del blocco, potrebbe arrivare entro la settimana.
La fonte di Reuters ha affermato di avere una conoscenza intima dell’incontro tra Ryan e l’organismo antitrust dell’UE, ma il rapporto iniziale è molto leggero sui dettagli. Con l’incontro che si terrà il 25 gennaio, potrebbe essere un segno che un foglio di accusa arriverà prima piuttosto che dopo. L’incontro con il più grande concorrente di Microsoft è stato inevitabile in quanto l’ente vorrà informazioni solide su come l’accordo avrà un impatto sull’industria dei giochi sia in Europa che nel resto del mondo. Molti investitori dubitano che la fusione andrà a buon fine, visti i numerosi ostacoli che si frappongono.
Comprensibilmente, Sony è stata tra i più rumorosi oppositori dell’acquisizione, che secondo loro avrebbe danneggiato la loro capacità di competere nel mercato delle console. Se l’UE emetterà un avviso a Microsoft in merito alla fusione di Activision Blizzard, ciò significherebbe un altro enorme ostacolo da superare per l’azienda prima di concludere il più grande accordo del suo genere nella storia dei giochi. La Federal Trade Commission degli Stati Uniti ha già citato in giudizio per bloccare l’accordo, il che significa che il processo richiederà anni anziché mesi per risolversi.