All’inizio dell’anno, Microsoft ha annunciato che avrebbe acquistato Activision Blizzard per ben 70 miliardi di dollari, rendendola la più grande acquisizione nella storia dei videogiochi. Questa notizia ha continuato a dominare i titoli dei giornali, tuttavia, a causa della quantità di respingimenti che sta ricevendo e dei tentativi di Microsoft di farla approvare.
Come promemoria, Microsoft ha bisogno dell’approvazione di più autorità di regolamentazione prima di poter finalizzare l’accordo. Ovviamente Sony è stata molto esplicita riguardo al suo disappunto per l’acquisizione e la Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito condivide preoccupazioni simili sull’accordo che influirà negativamente sui concorrenti di Microsoft. Ora, è stato affermato che la Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti sta pensando di bloccare completamente l’acquisizione.
Nulla è stato ancora formalmente annunciato né la FTC ha rilasciato un commento in merito, ma Politico ha sentito da tre fonti anonime a conoscenza della situazione che è probabile che la FTC intenti una causa antitrust.
Questo perché anche il suo staff è scettico nei confronti dei commenti di Microsoft e ritiene che l’acquisizione darebbe all’azienda una spinta ingiusta nel mercato. Call of Duty è stato il punto di discussione principale, con Sony che ha sostenuto che diventare un’esclusiva Xbox porterebbe i proprietari di PlayStation ad abbandonarlo per la console di Microsoft. Microsoft ha ripetutamente insistito sull’intenzione di continuare a rilasciare i giochi Call of Duty per PlayStation, ma le preoccupazioni della FTC si estendono oltre Call of Duty.
Secondo le fonti di Politico, la FTC sta studiando come Microsoft potrebbe sfruttare giochi futuri che non sono stati ancora annunciati. Non sorprende che Activision abbia respinto i suggerimenti secondo cui l’accordo porterà a pratiche anticoncorrenziali, con un portavoce che ha affermato: “Questa fusione andrà a vantaggio dei giocatori e dell’industria dei giochi statunitense, soprattutto perché affrontiamo una concorrenza sempre più agguerrita dall’estero”.
Se una simile causa venisse intentata, sarebbe un duro colpo per Microsoft considerando che ha problemi a portare a termine l’accordo nel Regno Unito. Inoltre, oltre a dover lottare per l’accordo in tribunale, qualsiasi respingimento legale renderebbe solo più difficile finalizzarlo prima di luglio 2023. Questa è la scadenza per la chiusura prevista dell’accordo, altrimenti Microsoft e Activision dovranno rinegoziare o addirittura potenzialmente abbandonare del tutto l’affare.